26 marzo 2018
Il controllo del peso senza rinunciare alla salute
È possibile vivere più a lungo ed in salute? Sì.
Come? Attraverso il controllo del peso, allo scopo di riequilibrare i principali parametri che regolano il nostro metabolismo e quindi governano le normali funzioni fisiologiche del nostro organismo.
Infatti esiste una stretta correlazione tra obesità/sovrappeso, flora batterica intestinale e le principali disfunzioni metaboliche. Quindi, il peso è al centro delle principali disfunzioni metaboliche che, a loro volta, possono fortemente influenzare lo stato di salute dell'organismo.
Diventa perciò basilare sostenere il normale metabolismo, promuovere una buona attività digestiva , una corretta funzionalità intestinale ed epatica al fine di contrastare lo stress ossidativo che può derivare da una dieta inadeguata o non sana, dall'inquinamento ambientale o inquinamento dell'organismo da cibo-spazzatura, da uno stile di vita scorretto...
Tutto ciò per il raggiungimento e/o mantenimento del peso corporeo e perciò del proprio stato di salute. Si intuisce come il peso-forma non sia solo ed esclusivamente un fattore di natura estetica, quanto invece un elemento soprattutto di valenza salutare e salutistica.
Come agevolare il mantenimento o la perdita di peso
Tutto questo si può attuare attraverso una corretta educazione alimentare, un adeguato stile di vita e, se necessario, una supplementazione razionale, soprattutto nelle prime fasi del calo ponderale.
Una ricetta semplice per perdere peso consiste nel ridurre in modo equilibrato l'apporto di cibo (o ancora meglio scegliere la qualità del cibo consumato) e praticare una costante seppur moderata attività fisica.
Per facilitare questo compito può essere utile ricorrere all'utilizzo di sostanze naturali ad azione termogenica, saziante o drenante-depurativa, anche in associazione tra di loro.
Analizziamo insieme alcune di queste soluzioni:
Gli attivatori del metabolismo
Sono sostanze o miscele, formulate per incrementare il metabolismo di grassi e zuccheri ingeriti con l'alimentazione, promuovere la mobilizzazione dei grassi di deposito, stimolarne la scissione (lipolisi). In questo modo i lipidi si trasformano in acidi grassi più semplici, che verranno poi “bruciati” per produrre energia utile all'organismo (termogenesi).
Citrus aurantium (arancio amaro), fucus (alga bruna), fucoxantina, guaranà, cola ,tè verde, cromo eccetera, sono solo alcuni esempi. Alcuni di questi vanno evitati in caso di ipertensione, insonnia, alterazione nell'attività tiroidea, cardiopatie, tachicardia e altre patologie (da valutare caso per caso).
La massima efficacia di un attivatore metabolico si ottiene effettuando cicli di trattamento della durata di 20 giorni, alternati ad un periodo di pausa di 7-10 giorni per poi riprendere e così via. In questo modo l'organismo non si abitua, bensì rimane sempre sensibile e ricettivo all'input che queste sostanze forniscono.
Stimolare il senso di sazietà
Si pratica questa attività per indurre una sazietà precoce allo scopo di introdurre meno cibo. Molto utili risultano essere le fibre. Chitosano, farina di semi di guar, glucomannano, nopal, inulina fibra di acacia eccetera, sono solo alcune delle fibre naturali la cui caratteristica principale deriva dalla loro capacità di assorbire e trattenere i liquidi con cui vengono a contatto, per poi rigonfiarsi (water binding capacity) e inducendo in tal modo un senso di sazietà precoce. Per questo motivo vanno assunte almeno 10-30 minuti prima dei pasti con abbondante acqua.
Nel tratto gastro intestinale, le fibre si rigonfiano formando un gel viscoso che imbriglia i nutrienti e quindi riduce l'assorbimento dei nutrienti assunti con l'alimentazione e, al tempo stesso aumenta la pressione sulle pareti intestinali, attenuando lo stimolo dell'appetito.
Se le pareti del tratto g.i. si distendono, i recettori presenti sulle mucose inviano l' impulso-sazietà al centro delle fame situato a livello centrale, precisamente nell' ipotalamo.
Per lo stesso motivo, però, è bene prestare attenzione all'assunzione di farmaci, che va sempre distanziata dalle fibre per evitare l'effetto “sequestrante”, con conseguente riduzione dell'effetto farmacologico!
Inoltre, è sempre utile associare sostanze aventi lo scopo di ottimizzare la funzionalità digestiva, accelerandola. Ad esempio, le maltodestrine fermentate, la papaina, la bromelina, sono tutti enzimi utili a ridurre i fenomeni di fermentazione a livello gastro-intestinale e quindi il gonfiore addominale.
L' aumento della diuresi
È utile per mantenere l'organismo pulito e libero da tossine, scorie del metabolismo cellulare e sostanze di rifiuto derivanti anche da fenomeni di stress ossidativo, prodotte in quantità maggiore durante il processo di dimagrimento, soprattutto nelle fasi iniziali.
Quindi, incrementare la diuresi ha una duplice valenza:
- contrastare la ritenzione idrica, il ristagno di liquidi nel sottocutaneo e ridurre così il gonfiore localizzato soprattutto a livello degli arti inferiori, allo scopo di contrastare senso di pesantezza alle gambe e inestetismi della cellulite.
- Garantire all'organismo un corretto equilibrio idrico-salino oltre all' eliminazione di tutti i prodotti di rifiuto derivanti dalla fisiologia del nostro metabolismo cellulare.
Betulla, orthosiphon, pilosella, ananas, te verde e solidago sono solo alcuni esempi. Tuttavia sono ne è sconsigliato l'utilizzo in situazioni di ipotensione.
Quindi qual è la ricetta per mantenersi in forma?
Una sana e corretta alimentazione, bere molta acqua, una costante -anche se moderata- attività fisica, un controllo periodico dei principali parametri di salute metabolica (peso, IBM, circonferenza addominale, pressione arteriosa, glicemia, colesterolo e trigliceridi) sono i capisaldi della nostra salute.
E se ti sembra difficile, affidati al tuo farmacista di fiducia che saprà guidarti nella scelta dell'integratore più adatto a te e consigliarti le azioni da intraprendere per riequilibrare i tuoi parametri metabolici.
Perché la tua salute è unica, fondamentale ed è legata anche al tuo peso!