5 maggio 2020
Quale mascherina scegliere per garantire un’adeguata protezione delle vie respiratore dalla trasmissione del nuovo Coronavirus? Quale comprare e come riconoscere i modelli certificati? Chi la deve indossare e quanto tempo dura? Si possono disinfettare e riutilizzare?
La Fase 2 è appena iniziata ma ci sono ancora tanti dubbi sui DPI, dispositivi di protezione individuale per le vie respiratorie, o più comunemente, mascherine, che evitano o limitano l’ingresso di virus e altri agenti patogeni nelle vie aeree. Molti si stanno infatti chiedendo quali sia meglio comprare.
In questo articolo di blog cercheremo di definire, una volta per tutte, tutto quello che c’è da sapere per proteggerci nel modo giusto. Per farlo, vi mostriamo la differenza tra le varie tipologie.
Mascherine Ffp2 e Ffp3
Sono le mascherine filtranti che, in base alla norma europea UNI EN 149 del 2009, sono richieste per evitare il contagio da Coronavirus. Servono ai medici e a tutte quelle persone che siano a contatto con i malati. Risultano infatti inutili se vengono indossate da un contagiato, perché non hanno funzione filtrante in fase di espirazione, ma solo in fase di inspirazione. Le Ffp2 riescono a filtrare il 95% delle particelle ambientali, le Ffp3 il 98%. Le Ffp1 (o anche chiamate “anti-polvere”), avendo un 78% di efficienza filtrante, sono insufficienti per proteggere dal virus.
Questi 3 tipi di mascherine possono essere dotate di valvola di esalazione che non ha alcun effetto sulla capacità filtrante. Servono ai soccorritori e al personale del triage: sono di supporto e sicuramente più confortevoli per chi è costretto ad utilizzare la mascherina per lungo tempo in presenza di pazienti potenzialmente malati.
Mascherine chirurgiche
Sul sito del Ministero della Salute queste mascherine non vengono considerate né come dispositivi medici né come dispositivi di protezione individuale (vengono invece considerate così le Ffp2 e le Ffp3). Hanno una diversa funzione rispetto alle Ffp2 e Ffp3: servono per limitare la diffusione di agenti biologici pericolosi nell’aria, non proteggono invece chi le indossa nella fase di inspirazione. Sono utili quindi in fase di uscita, non di entrata. E’ per questo motivo che le devono indossare gli individui infetti o potenzialmente infetti. Secondo gli esperti, questo tipo di mascherina può essere utilizzata quando si ha necessità di uscire di casa per fare la spesa, andare in farmacia, per situazioni di emergenza e per recarsi a lavoro. La norma tecnica di riferimento è UNI EN ISO 10993-1:2010.
La mascherina chirurgica deve coprire bene il naso, la bocca e il mento. La maschera deve essere cambiata se diviene umida, si danneggia o si sporca.
Le altre mascherine
Ci sono poi altri tipi di mascherine che non sono considerate come dispositivi medici o di protezione individuale. Non sono pensate per l’utilizzo sanitario. Si tratta di prodotti generici, utilizzati in alcuni contesti aziendali o industriali e non necessitano di marcatura CE.
Oltre a utilizzare i DPI adeguati, è necessario effettuare sempre l'igiene delle mani e l'igiene respiratoria. Le mascherine non riutilizzabili dopo l'uso devono essere smaltite in un contenitore per rifiuti appropriato e deve essere effettuata l'igiene delle mani prima di indossarle e dopo averle rimosse. Mascherine e guanti non possono essere riutilizzati e devono essere smaltiti correttamente.
Considerata la difficoltà attuale nel reperire le mascherine, si consiglia, nel caso si voglia procedere all'acquisto di una di esse, di scegliere quella giusta in base alle necessità. Nelle nostre farmacie trovate tutte le diverse tipologie: qualora foste interessati all'acquisto e voleste essere certi della disponibilità, potete contattare i nostri punti vendita. Trovate tutti i riferimenti nella pagina Farmacie del nostro sito.
Vi ricordiamo inoltre che, in base alle disposizioni dell'Art. 1 del DPCM del 26/04/2020, dal 04/05/2020 per entrare in farmacia occorre indossare la mascherina.