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Insufficienza venosa degli arti inferiori: cause, sintomi e le 10 regole d’oro per quando le gambe si fanno sentire

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Approfondimento di Dott.ssa Nicoletta Bambieri

Farmacia Comunale n.3 – Forlivese, Faenza
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7 febbraio 2023

Senso di gonfiore e pesantezza alle gambe, prurito, crampi, formicolio, capillari superficiali sempre più evidenti. Questi i sintomi più comuni dell’insufficienza venosa degli arti inferiori. Quali possono essere le cause?

Se il transito del sangue dal cuore alla periferia attraverso il circolo arterioso è garantito dall’azione di pompa svolta dal cuore, per poter fare ritorno al cuore il sangue deve vincere la forza di gravità. Sforzo che è sostenuto dai muscoli del polpaccio e dalla parte plantare del piede, aiutati dalle inspirazioni toraciche e dal sistema di valvole interne alle vene degli arti inferiori. Il malfunzionamento di queste valvole è alla base della sintomatologia varicosa, provocando ristagno linfatico ed ematico nella parte bassa della gamba che, protraendosi nel tempo, porta allo “sfiancamento” delle pareti venose.

Si tratta comunque di un processo graduale che può essere rallentato ma anche stoppato tramite la prevenzione, adottando uno stile di vita adeguato unitamente all’assunzione di preparati per lo più di origine vegetale che, oltre ad alleviare i sintomi, impediscono il progredire della patologia venosa.

Vediamo insieme alcuni accorgimenti utili.

Le nostre 10 regole d'oro per prevenire l'insufficienza venosa.

  1. Se si svolgono attività che costringono a stare in piedi per molto tempo è utile sollevarsi spesso sulle punte dei piedi: questo semplice movimento facilita l’azione di pompa plantare del piede, facilitando la risalita del sangue dalla gamba verso il cuore. Al contrario, se costretti a stare seduti per molte ore evitare di tenere le gambe accavallate per troppo tempo, cosi come accade anche per viaggi molto lunghi è sempre consigliato muovere frequentemente le gambe, non tenere le gambe sospese nel vuoto e non indossare indumenti stretti.
  2. Dormire con i  piedi  sollevati di qualche centimetro rispetto al cuore, ma tenendo tutta la gamba in appoggio: a questo scopo non utilizzare mai sgabelli  per tenere le gambe rialzate e allo stesso modo non dormire con un cuscino sotto i piedi  poiché in questa posizione il ginocchio rimane sospeso nel vuoto bloccando il flusso sanguigno attraverso la vena  poplitea, con un effetto esattamente opposto a ciò che si vuole ottenere.
  3. Evitare tutti gli indumenti ad effetto “laccio emostatico” come gambaletti, elastici o calze autoreggenti che ostacolano la risalita del sangue al cuore.
  4. Non indossare scarpe con tacchi troppo alti o troppo bassi: in ambedue i casi viene a mancare l’effetto pompa plantare del piede e questo influisce  fortemente sul  flusso sanguigno a livello degli arti inferiori.
  5. Ridurre il peso corporeo in eccesso.
  6. Camminare almeno un’ora al giorno: nuoto e bicicletta sono tra le attività fisiche più indicate per chi soffre di questa sintomatologia venosa alle gambe.
  7. Evitare il fumo di sigaretta e gli alcolici poiché riducono la funzionalità circolatoria, rallentando il flusso sanguigno.
  8. In estate, evitare di esporre le gambe all’azione diretta dei raggi solari perché il calore provoca vasodilatazione e quindi rallentamento del flusso sanguigno a questo livello: allo stesso modo è sconsigliato fare sabbiature o esporsi al calore di sauna o bagno turco. Per lo stesso motivo è preferibile la doccia alla vasca perché l’azione vasodilatatrice  prodotta dal calore  è decisamente inferiore in caso di acqua corrente.
  9. Al mare, cosi come in piscina o in percorsi vascolari dedicati è buona norma camminare nell’acqua immersi fino al bacino (come già accennato il nuoto o comunque ogni attività fisica in acqua è molto utile); al contrario, può rivelarsi dannoso camminare sulla battigia facendosi “schiaffeggiare” caviglie e gambe dal rompersi delle onde che facilita la rottura di capillari già fragili e probabilmente evidenti e superficiali , perché indeboliti dalla sindrome varicosa 
  10. Molto utili le calze elastiche a compressione graduata: è importante indossarle al mattino restando sdraiati e prima di scendere dal letto.

Altri consigli  pratici per evitare le gambe pesanti

Al termine di una lunga e faticosa giornata che ha reso le nostre gambe stanche e pesanti è utile fare una doccia con spugnature fredde sulle gambe e subito dopo sdraiarsi tenendo le gambe in verticale appoggiandole contro la parete per qualche minuto.

Stendere sulle gambe un gel ad azione vasoprotettrice e tonificante effettuando un leggero massaggio con delicati movimenti circolari dalla caviglia verso l’alto in modo da ottenere anche un’azione modellante: l’applicazione quotidiana previene il ristagno di liquidi e tossine e favorisce il drenaggio dei tessuti, eliminando gonfiori e senso di gambe pesanti.

Inoltre una ginnastica “dolce”così come tutti gli sport che prevedono di camminare sono sempre indicati per riattivare una circolazione sanguigna in difficoltà: iniziare con una passeggiata di 30 minuti a giorni alterni, per poi aumentare gradualmente tempi e frequenza, mantenendo lo stesso ritmo, respirando profondamente. Schiena dritta e muscoli addominali leggermente contratti terranno in ottimo esercizio non solo le gambe, ma anche cuore e polmoni.

Quando è opportuno rivolgersi al medico o al farmacista?

Quando si avverte prurito alla caviglia o questa presenta una colorazione brunastra e la pelle tende a fessurarsi.

Quando, oltre al prurito, compaiono dolore, rossore, gonfiore (potrebbero essere segni di una flebite in corso).

Quando il dolore alla gamba che già presenta varici o capillari evidenti (teleangectasie) si fa più persistente e cronico.

Infine, nei casi più gravi una visita medica è sempre necessaria per valutare l’opportunità di un intervento di rimozione della varici o altre forme di chirurgia come la terapia sclerosante. Nelle forme più leggere, invece, il tuo farmacista di fiducia saprà indicarti l’integrazione più adatta per un’efficace prevenzione e/o trattamento e cosi potrai dire addio a gambe stanche e pesanti.

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