28 luglio 2023
I cali di pressione sono fenomeni che si verificano con una maggiore frequenza nei mesi estivi, quando le giornate sono più calde e l’umidità influisce maggiormente sulla pressione arteriosa.
Capiamo insieme cosa si intende quando si parla di cali di pressione, quali sono i sintomi principali e come contrastarli tempestivamente.
Calo di pressione: come funziona la pressione arteriosa e la termoregolazione corporea
Per capire cosa rappresenta un calo di pressione, è utile spiegare come funziona la pressione arteriosa e la termoregolazione del nostro corpo.
La pressione arteriosa dell’organismo viene regolata dal sistema nervoso autonomo. Quando si cambia posizione velocemente, passando ad esempio da una posizione seduta ad una in piedi, l’attività nervosa di regolazione cardiovascolare subisce delle improvvise modifiche: aumenta infatti sia l’attività nervosa al cuore sia quella diretta ai vari arteriosi periferici.
Il sistema nervoso autonomo svolge anche un’attività di termoregolazione, particolarmente importante per mantenere una temperatura corporea che si assesta tra i 36° e i 41° gradi nelle zone più periferiche. Se la temperatura dell’ambiente circostante sale in modo eccessivo, la frequenza cardiaca e la vasodilatazione tendono ad aumentare, incrementando anche la sudorazione.
Quando a questi due fenomeni si associa anche una predisposizione alla pressione bassa, è possibile che si verifichino cali improvvisi di pressione. Se l’ambiente circostante registra una temperatura troppo alta, ad esempio, l’organismo sposta più sangue verso le zone periferiche del corpo per favorire una dispersione del calore. Se la circolazione sanguigna è già ridotta, come succede quando si suda molto o quando si è poco idratati, si favorisce un abbassamento della pressione.
I sintomi e le cause dei cali di pressione
I sintomi principali associati ad un calo di pressione sono, quindi, stanchezza, difficoltà a concentrarsi, sonnolenza, vertigini, palpitazioni, sensazione di debolezza alle gambe, sudore freddo, nausea e problemi di visione. Cali pressori improvvisi possono comportare, inoltre, un ridotto afflusso di sangue al cervello con rischio di svenimenti e cadute.
Il principale fattore di rischio per i cali di pressione è, quindi, avere abitualmente la pressione bassa. Si tratta di un fattore tipico del sesso femminile, soprattutto delle ragazze tra i 16 e i 28 anni, ma anche di persone più anziane o alle prese con trattamenti medici.
Tra le cause più comuni ci sono la disidratazione e i cambiamenti repentini della postura, a seguito di sforzi fisici importanti e con un clima afoso. In qualche caso, il calo pressorio è un effetto collaterale di alcuni farmaci, come i vasodilatatori, di un consumo eccessivo di alcol o di condizioni fisiologiche particolari
Come contrastare un calo di pressione?
Quando si verifica un calo di pressione, la cosa migliore da fare è sdraiarsi fino al momento in cui i sintomi non scompaiono. Se non è possibile sdraiarsi, può essere d’aiuto mettersi in posizione seduta, respirare a fondo e bere un bicchiere d’acqua.
Non è necessario assumere degli zuccheri: l’acqua è sufficiente per attivare gli osmorecettori epatici, che provocano una vasocostrizione in grado di aumentare la pressione arteriosa.
Cosa fare, invece, per prevenire un calo di pressione? È importante mantenersi sempre ben idratati, assumendo anche una quantità adeguata di frutta, verdura e alimenti ricchi di sali minerali.