13 febbraio 2025
I benefici della vitamina D
La vitamina D è benefica per la nostra salute sotto diversi aspetti. Essa è infatti importante per prevenire malattie respiratorie, rafforzare le nostre difese immunitarie e per il nostro sistema cardiovascolare. Inoltre, per via del suo ruolo nel metabolismo del calcio e del fosforo, la vitamina D è fondamentale anche per la salute delle nostre ossa.
Le sue fonti
Essendo però le radiazioni solari una delle sue fonti principali, i periodi meno soleggiati - come i mesi invernali - rappresentano un ostacolo alla sintesi di questa vitamina. Le giornate corte, il clima che ci porta a stare meno all’aria aperta, il sole che si nasconde più spesso… insomma, sono diversi i fattori che limitano la sua assunzione in questi periodi. Tant’è che vi sono degli studi che collegano proprio questa carenza ai malanni della stagione invernale.
Come accorgerci della sua carenza
Premesso che un’analisi del sangue può segnalarci più precisamente il livello di vitamina D presente in esso, i segnali che possono allarmarci rispetto ad un possibile deficit sono: dolori ossei e muscolari, senso di debolezza cronico, ed anche eventuali disturbi del sonno.
Cosa fare per migliorarne l’apporto quotidiano
La strategia più intuitiva è quella di non lasciarsi scoraggiare dal freddo e cercare di stare il più possibile all’aria aperta, esponendosi al sole per almeno una ventina di minuti nelle giornate più limpide, di più in quelle annuvolate. È buona cosa inoltre fare in modo che la maggior parte possibile della superficie del nostro corpo venga scoperta, compatibilmente con le temperature.
Purtroppo, il fattore ambientale gioca un ruolo importante, perciò chi vive in montagna è avvantaggiato rispetto a chi vive nello smog cittadino per ciò che riguarda la potenza di questo processo di assorbimento. Come chi è giovane: la cute, infatti, con il passare degli anni impiega più tempo per produrre la vitamina D. Infine, anche chi non fuma è sulla strada migliore.
Per quanto riguarda l’alimentazione, invece, è possibile integrare la vitamina D mangiando pesci come salmone, sgombro, aringhe, sardine, tonno ed anche l’olio di fegato di merluzzo. Anche uova e latticini vanno bene, così come i funghi. Per non parlare poi degli alimenti fortificati con questa vitamina come latte, yogurt, e cereali, anche se ne contengono in misura minore.
Un’altra cosa che possiamo fare è poi cercare di migliorarne l’assorbimento, consumando assieme ai cibi appena menzionati alimenti ricchi di grassi sani come l’olio di oliva, le noci, l’avocado, per combinarli con alimenti ricchi di calcio come latticini, verdure a foglia verde o legumi.
Tuttavia, l’alimentazione potrebbe non essere sufficiente per raggiungere il nostro obiettivo, poiché la vitamina D è presente nei cibi sopra menzionati in percentuali non troppo elevate. Per questo è fondamentale esporsi comunque quotidianamente alla luce solare, ed eventualmente, a seguito di un’analisi del sangue, stabilire col proprio medico se è il caso di integrare nella nostra dieta la vitamina D anche attraverso degli integratori.