10 ottobre 2018
In 11 anni, i tassi di mortalità per queste malattie si sono ridotti di oltre il 35%. Ciononostante, le malattie del sistema cardiovascolare continuano ad essere la principale causa di morte nel nostro Paese (30% dei decessi avvenuti nel 2017).
Per ridurre questa percentuale sempre di più, è fondamentale insistere sulla prevenzione. Il primo step verso una maggiore consapevolezza è sapere quali sono i fattori di rischio che aumentano la probabilità di sviluppare gli eventi cardiovascolari più pericolosi, come infarto e ictus.
Quali sono i fattori di rischio cardiovascolare?
Ve ne sono di due tipi. I fattori di rischio non modificabili comprendono:
- età: il rischio aumenta progressivamente con l'avanzare dell'età;
- sesso: gli uomini sono più a rischio delle donne, mentre la donna deve prestare particolare attenzione dopo la menopausa;
- familiarità: il rischio è più alto se tra i familiari di primo grado (genitori, sorelle, fratelli) sono presenti individui che hanno sofferto di eventi cardiovascolari in età giovanile (meno di 55 anni negli uomini e di 65 nelle donne).
Vi sono poi fattori di rischio modificabili, che contribuiscono cioè ad aumentare il rischio cardiovascolare, ma sono reversibili:
- Fumo. La nicotina accelera il battito cardiaco. Il monossido di carbonio diminuisce la quantità di ossigeno presente nel sangue e favorisce lo sviluppo dell’aterosclerosi;
- Pressione arteriosa. Una pressione arteriosa elevata costringe il cuore a un superlavoro e accelera la formazione di aterosclerosi nelle pareti delle arterie;
- Colesterolemia totale. Il colesterolo, una sostanza normalmente presente nell’organismo, può trovarsi in quantità eccessive nel sangue. Maggiore è la sua quantità, più alto è il rischio che si depositi nelle pareti delle arterie;
- HDL-colesterolemia. Le HDL sono lipoproteine che trasportano il colesterolo in eccesso dai tessuti al fegato, dove viene eliminato: minore è la loro quantità, maggiore è il rischio cardiovascolare;
- Diabete. Il diabete, se non correttamente controllato, favorisce l’aterosclerosi, e di conseguenza il rischio cardiovascolare.
Da dove cominciare per attuare un'efficace strategia di prevenzione?
Come prima cosa, è importante monitorare regolarmente la pressione arteriosa, la colesterolemia, la glicemia e tenere sotto controllo il proprio peso. E smettere di fumare, naturalmente. Bastano pochi mesi di astinenza dalla nicotina per ridurre il rischio in misura significativa.
È inoltre utile regolare le nostre abitudini alimentari, riducendo l'apporto di sodio e il consumo di grassi saturi (carne, burro, formaggi, latte intero), e arricchendo invece quello di fibre (verdura, frutta, legumi) e di pesce (almeno 2 volte alla settimana, perché ricco di omega-3).
Un potente antidoto alle malattie cardiovascolari è l’esercizio fisico. È sufficiente camminare per 30 minuti al giorno, o salire le scale a piedi, per rafforzare il cuore e migliorare la circolazione del sangue. L'importante è non esagerare, e praticare un’attività adeguata alle proprie condizioni fisiche.
Anche la natura ci può essere di grande aiuto, con rimedi fitoterapici che hanno un'azione benefica sui livelli di pressione arteriosa, di lipidi nel sangue e sul controllo glicemico. In particolare, l'olio di semi di lino, i semi d'uva, il ginkgo biloba, l'olivo, il biancospino e l'aglio, se assunti con regolarità e sotto consiglio del medico e del farmacista, contribuiscono al miglioramento della salute cardiovascolare.
Il cuore è il motore del nostro organismo, di cui siamo piloti e al tempo stesso meccanici. Spetta a noi per primi prendercene cura!
Team della Farmacia Comunale di Budrio