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Gambe pesanti: cosa fare per trovare sollievo?

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Approfondimento di SFERA

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26 luglio 2022

La stagione estiva con le sue giornate calde e assolate si accompagna spesso, soprattutto sul far della sera, alla fastidiosa sensazione di avere le gambe pesanti e doloranti. Il problema non va sottovalutato essendo spesso un campanello d’allarme che ci fa sospettare alterazioni a carico della funzionalità delle vene degli arti inferiori.

L’Insufficienza Venosa Periferica infatti può manifestarsi già in giovane età con prevalenza nelle donne (rapporto 3:1 rispetto agli uomini) mentre con l’aumentare dell’età si nota un’inversione di tendenza interessando maggiormente il sesso maschile.
Il disturbo è legato alla difficoltà che incontra il sangue venoso a risalire verso il cuore dalla periferia e tende ad aggravarsi con il passare degli anni; andrebbe appunto affrontato fin dai suoi esordi quando compaiono sintomi quali senso di pesantezza agli arti, edema serale, prurito, dolore e crampi notturni. Non si tratta solo di scongiurare fastidiosi problemi estetici come le alterazioni cutanee o i capillari in evidenza ma soprattutto bisogna evitare il progredire della malattia che può portare alla formazione di varici o ulcerazioni che richiedono interventi medici invasivi, fino ad arrivare a gravi casi di trombosi venosa profonda.

Nella Insufficienza Venosa Organica si hanno vere e proprie alterazioni strutturali che interessano il tessuto connettivo, la matrice cellulare, le fibre muscolari lisce delle pareti venose e incontinenza delle valvole interne ai vasi che non riescono più ad impedire efficacemente il reflusso di sangue verso il basso; questa condizione porta alla formazioni delle varici dove la parete venosa risulta dilatata e il reflusso di sangue è abbondante e su cui occorre intervenire chirurgicamente. A questo quadro si aggiunge anche l’aumento dell’infiltrazione dei leucociti, mediatori di infiammazione, che altera la normale funzione dell’endotelio, la “parete” interna del vaso.

Nella Insufficienza Venosa Funzionale al contrario le vene risultano formalmente sane ma iperattive perché sottoposte a carico eccessivo che ne ostacola il normale funzionamento di fatto producendo il quadro dei sintomi.
Esistono dei fattori predisponenti la malattia, uno di questi è la familiarità: nel 70-80% dei casi i pazienti provengono da famiglie con storia di I.V.. Anche la gravidanza (soprattutto se multipla) è da considerare un fattore di rischio così come l’uso di anticoncezionali orali, la ritenzione idrica, il sovrappeso, la stipsi cronica o il tipo di lavoro svolto quando costringe a rimanere per lunghe ore in piedi.

Adottare alcuni semplici accorgimenti può essere di aiuto:

  • praticare sport o lunghe passeggiate con regolarità
  • se si deve rimanere a lungo in piedi alzarsi ogni tanto sulle punte aiuta ad attivare la pompa muscolare mentre se si lavora da seduti è bene fare delle pause per sgranchire le gambe
  • evitare di esporre le gambe a fonti di calore diretto, portare indumenti comodi e scarpe con tacco basso e pianta larga; se necessario si possono utilizzare plantari che correggono la postura o calze elastiche a compressione graduata
  • dormire sollevando il letto dalla parte dei piedi o il materasso di circa 10 cm (è scorretto usare un cuscino per sollevare solo le gambe: queste potrebbero infatti assumere un angolo innaturale che comprime i vasi peggiorando di fatto il ritorno venoso)
  • correggere l’alimentazione evitando i cibi ad alto contenuto di grassi o zuccheri a favore di una dieta ricca di acidi grassi insaturi omega 3 ad azione antinfiammatoria (pesce azzurro, frutta secca, avocado, semi di lino), di frutta e verdura ricche di fibre, vitamine e sali minerali e polifenoli che favoriscono la circolazione ( frutti di bosco, agrumi, ciliegie, aglio, cipolla, radicchio, cavolo, broccoli, pomodoro)
  • evitare di assumere troppe bevande ricche di caffeina o il fumo, sostanze che inducono vasocostrizione

Il farmacista ci viene in aiuto, consigliandoci integratori e farmaci mirati.

Per prevenire o ridurre i danni legati all’insufficienza venosa esistono in commercio numerosi integratori o farmaci formulati per svolgere azioni favorenti la circolazione che possono essere assunti in sicurezza anche nei casi più complicati in attesa di intervento chirurgico senza il rischio di interferire con i farmaci usati per l’ anestesia.

Gli integratori contengono l’intero fitocomplesso, cioè il pool di sostanze attive contenuto nella pianta mentre nei farmaci troviamo estratti singoli concentrati come escina, diosmina, esperidina.

Possiamo utilizzare piante contenenti flavonoidi (Citrus spp.- Ruta graveolens) o antocianosidi estratti dal Mirtillo e dai frutti rossi sostanze che agiscono proteggendo l’endotelio, aumentano il tono vasale e hanno azione antiossidante.

L’Ippocastano contiene sostanze triterpeniche e polifenoli, aumenta la resistenza capillare riducendone la permeabilità, ha azione antinfiammatoria e drenante quindi antiedemigena. 

Altre piante ricche in flavonoidi e tannini sono il Cipresso e l’Amamelide che aumentano il tono venoso.
Il Meliloto, ricco in cumarine e flavonoidi, utili per favorire il drenaggio linfatico e venoso e quindi ridurre il gonfiore. La Vite è ricca di OPC (oligomeri procianindolici) sostanze che stabilizzano le membrane dell’endotelio dei vasi, migliorano la sintesi di collagene bloccando gli enzimi coinvolti nella sua degradazione e favoriscono l’azione della Vitamina C. 
La Centella, ricca in triterpeni, ha una spiccata azione antinfiammatoria e stimola la formazione di collagene. 

Tradizionalmente vengono usate anche preparati che agiscono sul sistema linfatico favorendo l’eliminazione di liquidi e tossine come la Linfa di Betulla o estratti da piante quali Tarassaco, Carciofo, Gramigna, Pilosella e Euiseto.

Per ultimo ricordiamo anche l’estratto di Ananas (ricco in enzimi preteolitici, primo fra tutti la bromellina che trova impiego per la sua attività antinfiammatoria e antiedemigena su vari tessuti e per la risoluzione degli ematomi conseguenti a traumi o interventi chirurgici.
Si tratta di estratti che trovano impiego sia per uso orale che in formulazioni per uso locale sotto forma di pomata o gel a cui spesso vengono aggiunti oli essenziali (menta, lavanda, cipresso) che danno una immediata sensazione di benessere che si accentua se il prodotto viene conservato in frigorifero e applicato fresco.

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