14 marzo 2019
Dormire bene è un bisogno primario dell'uomo.
Eppure la crescente frenesia delle nostre attività, sia sul lavoro che nei momenti di svago, sembra sottrarre tempo a questa preziosa parte della nostra giornata.
Diversi ricercatori hanno constatato che anche bambini e adolescenti dormono sempre meno: un fatto grave visto che loro per primi necessitano di adeguati periodi di sonno, per favorire il buon sviluppo del cervello e di tutte le funzioni intellettive.
Un sonno ristoratore, di intensità e durata appropriate, è necessario per il benessere della persona e per affrontare adeguatamente la giornata.
Si pensa che dormire sia una condizione passiva, ma non è così. Durante il sonno infatti, il cervello è impegnato in un'attività molto intensa e svolge funzioni fondamentali per mantenere il nostro equilibrio fisico, psichico e mentale. Mentre dormiamo il corpo e la mente riposano, le informazioni apprese vengono consolidate, e viene ripristinato l'equilibrio ormonale generale.
Dimmi quanto dormi e ti dirò chi sei.
Non esiste una durata minima del sonno, poiché la durata di una "buona dormita" è soggettiva.
Possiamo dividere le persone in:
• “Allodole”, svegli presto al mattino, arzilli e pronti ad agire
• “Gufi”, lucidi e attivi alla sera ma con lunghi tempi di risveglio al mattino
Inoltre il tempo del sonno varia durante il corso della vita. I neonati dormono moltissimo giorno e notte, mentre i bambini dai 3-4 anni riducono via via il sonno diurno. Con l'età adulta, invece, si sperimenta un nuovo tipo di sonno, che con il passare degli anni ha poi la tendenza a divenire sempre più breve.
Insonnia: cause e rimedi
Può capitare di dormire poco e male per un problema che ci preoccupa, per un eccessivo rumore, per un dolore fisico o una malattia. In questo caso parliamo di una situazione passeggera.
L'insonnia vera e propria invece è una compromissione del sonno notturno che si protrae nel tempo e rende inaffrontabili gli impegni della vita diurna, perché accompagnata da sonnolenza, ansia, irritabilità, difficoltà di concentrazione.
Per risolvere il problema si può ricorrere ai rimedi naturali: estratti da piante portatrici di principi attivi a lieve effetto terapeutico, analogo al farmaco vero e proprio ma privi di effetti collaterali, che agiscono sedando l'ansia e facilitando il sonno. Tra questi suggeriamo Passiflora, Valeriana, Escolzia, Melissa, Griffonia, Luppolo e Biancospino.
Questi estratti vengono veduti soli o associati tra loro o alla melatonina, un principio attivo naturale anch'esso in grado di regolare i ritmi del sonno e particolarmente efficace nel contrasto al jet lag, il disturbo del sonno causato dai viaggi transcontinentali.
Sono comunque sufficienti pochi e semplici accorgimenti per migliorare significativamente la nostra qualità del sonno. Eccone alcuni:
• Consumare pasti serali leggeri e con pochi grassi, evitando anche superalcoolici, caffè, thé, coca-cola, cioccolato e in generale tutte le bevande eccitanti.
• Specialmente nelle ore serali evitare di fumare, di svolgere attività fisica intensa e qualsiasi altra attività particolarmente impegnativa anche per la mente.
• Evitare sonnellini prolungati durante il giorno.
• Fare un bagno caldo di sera e regolare opportunamente la temperatura della stanza da letto, che non dovrà essere né troppo calda né troppo fredda.
• Cercare di alzarsi e coricarsi più o meno sempre alla stessa ora.
• Cercare di rilassarsi prima di andare a dormire.
Se tutto questo risultasse insufficiente, per un buon sonno ristoratore sarà necessario rivolgersi al medico curante, che provvederà a prescrivere i farmaci o i rimedi che riterrà più opportuni.
Maria Adele Ciani, Farmacia Comunale n. 2 - Marconi Faenza