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Lotta contro l'AIDS: conoscere, informare e difendere.

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30 novembre 2018

Lotta contro l'AIDS: conoscere, informare e difendere.

1° dicembre, una giornata interamente dedicata alla coscienza e informazione sulla malattia causata dal virus HIV. L’idea risale al 1988, durante il summit mondiale dei ministri della sanità sui programmi per la prevenzione dell’AIDS ed è stata adottata da governi, organizzazioni internazionali ed associazioni di tutto il mondo.

HIV E AIDS. FACCIAMO CHIAREZZA.

L’HIV è il virus dell’immunodeficienza umana (Human Immunoficiency Virus), che attacca il sistema immunitario rendendolo debole e quindi più esposto ad una serie di agenti patogeni. Si parla di AIDS (Sindrome da Immunodeficienza Acquisita) quando il sistema immunitario è talmente indebolito dal virus HIV, rendendo le persone esposte a una serie di infezioni e malattie che possono condurre alla morte. Dall’HIV non si guarisce. Una volta entrati in contatto col virus, questo rimane nell’organismo tutta la vita. In questo caso parliamo di persone sieropositive. È possibile che una persona HIV positiva non manifesti sintomi anche per qualche anno (in alcune persone il virus è rimasto “silente” per più di 10 anni), ma può comunque trasmettere il virus.

 

CONDURRE UNA VITA NORMALE. ANCHE SE HIV POSITIVI. 

La diagnosi di HIV è dunque una condanna? “Assolutamento no – spiega Anlaids Onlus -. Dal 1997 in Italia sono stati introdotte le terapie antiretrovirali (cART Terapia antiretrovirale combinata) che, anche se non eradicano il virus dall’organismo, permettono però di tenerlo sotto controllo, impedendo che la persona con HIV si ammali. Oggi una persona HIV positiva può condurre una vita normale, avere relazioni, avere figli, lavorare, fare sport; l’aspettativa di vita è quasi pari a quella di chi è sieronegativo. È però importante tenersi sotto controllo e assumere correttamente le terapie”. Sul sito dell’associazione ci sono le risposte a dubbi o quesiti su sintomi, comportamenti a rischio, protezione, test e profilassi. Ad esempio è importante sapere che l’HIV si trasmette con sangue, sperma, secrezioni vaginali, latte materno. I comportamenti a rischio sono, quindi, tutti quelli in cui le mucose vengono a contatto, senza protezione, con i liquidi di cui sopra. Ovvero i rapporti sessuali penetrativi non protetti. Il virus, non si trasmette, invece, con la saliva, con il sudore, con le feci o le urine. Inoltre vivere, lavorare, andare a scuola o in palestra con una persona sieropositiva non comporta alcun rischio. Piatti, bicchieri, posate, asciugamani, lenzuola, gabinetti, non sono veicoli di trasmissione del virus in quanto esso non si trasmette per “contatto indiretto”. Ci sono molte persone che vivono e lavorano con persone Hiv positive senza alcun rischio di contrarre l’infezione.

CONOSCERE LE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI

Epatite, Sifilide, Sindrome infiammatoria pelvica, papilloma virus, clamidia, Herpes genitale, Tricomoniasi, Gonorrea. Oltre all’AIDS esistono tante altre malattie sessualmente trasmissibili. Conoscere tali patologie per prevenirle può rivelarsi estremamente utile per le persone. Ecco perché, in occasione della giornata mondiale per la lotta contro l’AIDS, noi di SFERA vogliamo dare il nostro piccolo contributo informando il cittadino con un opuscolo sulle malattie sessualmente trasmissibili scaricabile in PDF.

 

 

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